Vini da uve autoctone, nel cuore delle colline Teramane.
Menzionata per la prima volta in una bolla papale di Bonifacio IX, sembra che l’Abbazia di Propezzano risalga addirittura all’VIII secolo d.C.. Nel 1285 per la precisione, i frati benedettini occuparono la struttura, iniziando a consolidare e a ingrandire la chiesa e le strutture annesse. Oggi all’Abbazia è collegata un’azienda agricola, nata con coraggio nel 2011 quando Paolo De Strasser incomincia ad occuparsi dell’azienda. Con la ferma intenzione di riattivare le cantine dell’abbazia per produrvi vini tradizionali da uve autoctone, incominciò a lavorare su una piccola porzione di vigneti. Nel 2012 vennero imbottigliati i primi due vini da uve autoctone, Passerina e Pecorino. Gli ettari vitati rientrano in quella che è la denominazione più prestigiosa d’Abruzzo, corrispondente alle Colline Teramane. L’impostazione è volutamente e prettamente autoctona: seguendo i metodi produttivi più tradizionali, e ispirandosi a quella che è la più antica vocazione vitivinicola locale, nascono etichette di assoluto livello qualitativo, dal Cerasuolo d’Abruzzo al Montepulciano d’Abruzzo, passando per il Trebbiano e per la Passerina, fino ad arrivare al Pecorino.