Qualità e valorizzazione del territorio: i vini di vecchie viti del Friuli
Quella della cantina I Clivi è la storia di viticoltori per scelta, quando Ferdinando Zanusso nel 1996 decise di comprare delle. vecchie vigne. Il vigneto de I Clivi si trova a 200 metri di altitudine e si estende per 12 ettari suddivisi in due diversi appezzamenti a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro. Le viti, che hanno tra i 60 e gli 80 anni di età, affondano le loro radici su terreni composti da marne arenarie, qui chiamata ponca. L’idea che spinge Mario, seguendo le orme del padre, è la produzione di vini che siano espressione autentica del territorio. In vigna non vengono utilizzate né concimazioni né irrigazioni, le potature sono commisurate alla capacità vegetativa di ogni singola pianta, l’utilizzo del rame e dello zolfo finalizzato alla difesa fitosanitaria delle piante rispetta la quantità consentita dal disciplinare biologico e la vendemmia avviene manualmente. Anche in cantina si opera nel modo meno invasivo possibile, praticando vinificazioni spontanee, senza filtrature, esclusivamente in acciaio e su lieviti indigeni. L’obiettivo è quello di conservare l’integrità del vino. Vini giocati tutti sulla finezza, dal sorso elegante e dinamico, in cui le sottrazioni di materia giocano un ruolo importante.